Riflessioni sul Vangelo della Messa del 19 Gennaio 2025 redatte dal Canonico Monsignor Giuseppe Trapani.
Cari fratelli e sorelle, l’odierna Parola di Dio, ancora una volta, si apre con la bellissima profezia di Isaia che ci invita ad avere fede, fiducia e amore per il nostro Dio. Possano la giustizia, la..
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Noi vescovi abbiamo questa responsabilità di essere testimoni: testimoni che il Signore Gesù è vivo, che il Signore Gesù è risorto, che il Signore Gesù cammina con noi, che il Signore Gesù ci salva, che il Signore Gesù ha dato la sua vita per noi, che il Signore Gesù è la nostra speranza, che il Signore Gesù ci accoglie sempre e ci perdona. La nostra vita dev’essere questo: una testimonianza. […] Per questo, io vorrei oggi invitare voi a pregare per noi vescovi. Perché anche noi siamo peccatori, anche noi abbiamo debolezze, anche noi abbiamo il pericolo di Giuda: perché anche lui era stato eletto come colonna. Anche noi corriamo il pericolo di non pregare, di fare qualcosa che non sia annunciare il Vangelo e scacciare i demoni … Pregare, perché i vescovi siano quello che Gesù voleva, che tutti noi diamo testimonianza della Resurrezione di Gesù.
L'Educandato di Mari Adelaide a Palermo ospita una Chiesa semi nascosta dedicata al Santo odierno, San Francesco di Sales dove all'interno c'è una grande tela dell' altare maggiore raffigurante "SAN FRANCESCO DI SALES CHE DONA LA REGOLA A SUOR GIOVANNA FRANCESCA DI CHANTAL" inserito nell' elenco delle opere di Gaetano Mercurio. Francesco, o meglio François, nacque nel 1567 nel castello di Thorens, in Savoia (Francia), da una nobile famiglia, primogenito di Francesco di Boisy e di Francesca di Sionnaz. Ricevette un'accurata educazione culminata con gli studi universitari di giurisprudenza a Parigi e a Padova. Nel corso della sua frequentazione accademica si interessò alla teologia e iniziò la sua vocazione sacerdotale. Si offerse quindi al vescovo di Ginevra per esercitare il suo ministero nella città eletta da Calvino per il suo esperimento di Riforma. Francesco si fece semplice con i semplici, sempre pronto a discutere di teologia con i protestanti e cercando di rendere la vita spirituale alla portata dei laici. Quando gli fu affidata la cattedra vescovile di Ginevra, fu costretto a risiedere nella sua Annecy, impossibilitato di raggiungere la sua sede episcopale in mano ai riformati. Durante la sua opera di predicazione, conobbe a Digione, Giovanna Francesca Frèmiot de Chantal, e dalla devota corrispondenza con la nobildonna scaturì la fondazione dell'Ordine della Visitazione. Francesco fu apprezzato direttore di spirito e aveva elaborato una sua via per attrarre le anime a Dio, mediante dolcezza e benignità, fino a giungere all'ascetismo, affidandosi alle forze della volontà umana sorretta dalla grazia divina. Morì a Lione (Francia) il 28 dicembre 1622, ma fu sepolto ad Annecy il 24 gennaio 1623. Nel 1655 fu dichiarato santo e nel 1877 proclamato dottore della Chiesa. Dal 1923 è patrono dei giornalisti cattolici.