Madonnina in argento

Verso la fine del Seicento l'orafo Andrea Mamingari , Padre Gesuita ( caso non raro per altro in Sicilia)  realizzò diverse suppellettili liturgiche per la Cappella Palatina , ed è a lui, come è ormai opinione consolidata,  da riferire il marchio A*M intramezzato da un asterisco. Delle diverse suppellettili liturgiche da lui eseguite per la Cappella sono la statuetta dell’Immacolata  del 1695 con una base più grande, oggi utilizzata per la stessa,e una serie di 6 vasi del 1700 più altre pregevoli opere orafe.

La statua d’argento dell’Immacolata nella Cappella Palatina di Palermo, che, come riferisce il De Ciocchis, venne “data alla chiesa dal Can. D. Alonso Saud con corona di stelle dorate”, s’inserisce nella diffusa devozione che si ha a Palermo nei confronti della Madonna della quale diverse sono le immagini d’argento ispirate alla descrizione dell’Apocalisse di Giovanni.

L’attività di Andrea Mamingari è documentata dal 1676 al 1738, anno di morte. Ricoprì più volte la prestigiosa carica di console della maestranza degli orafi di Palermo, negli anni 1682, 1696, 1703, 1710 e 1721; il console degli orafi doveva essere solitamente un argentiere, quello degli argentieri un orafo, anche se spesso lo stesso maestro lavorava in entrambi i settori.

 

( Tratto dal libro " Lo scrigno di Palermo " di Maria Concetta Di Natale e Maurizio Vitella )